Rewind Padova 2021
23 Settembre
Monte Grappa riserva della Biosfera MAB UNESCO
09.30 : 09.55 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Il 15 settembre del 2021, durante il Consiglio Internazionale di Coordinamento MAB, il Monte Grappa è stato ufficialmente incluso nella rete delle Riserve della Biosfera UNESCO.
Le 727 Riserve della Biosfera sono una rete di territori di eccellenza, diffusi in 131 paesi nel mondo, che hanno colto la sfida della sostenibilità e su questo vogliono basare il proprio sviluppo futuro, diventando “Living Lab”, di definizione di risposte locali ai problemi globali.
Le Riserve della Biosfera ricoprono infatti un ruolo fondamentale per la concreta attuazione dei «Global Goals»: i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile condivisi dai 193 Paesi membri dell’ONU, i quali si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.
La dimensione internazionale della rete delle Riserve della Biosfera permette di condividere con tutto il mondo nuovi modelli di sviluppo sostenibile da estendere ad altri territori.
Nell’intervento si ripercorreranno le fasi salienti del percorso di candidatura del Monte Grappa a Riserva della Biosfera MAB UNESCO, ripercorrendone gli obiettivi, le attività e le opportunità per i territori che questo riconoscimento porta con sè.
In particolare si presenterà il territorio coinvolto nel riconoscimento, evidenziandone il mosaico di valori (ambientali, culturali, delle tipicità), che UNESCO ha voluto valorizzare con l’inclusione nella rete delle Riserve dalla Biosfera, ma anche -e soprattutto- le molteplici sfide (della lotta al cambiamento climatico, dell’inclusione, della conservazione attiva, dell’educazione di qualità,… ) che il territorio ha colto e che realizzerà anche con questo percorso.
Un territorio che storicamente è stato diviso, ragiona ora unito, immaginando soluzioni innovative, con un approccio ecosistemico, con coerenza ed omogeneità d’intenti.
Saranno quindi condivise le attività previste nel prossimo periodo per l’avvio della Riserva della Biosfera: dall’attivazione della governance (insediamento del Comitato di Gestione, cabina di regia, ecc) all’attivazione dei tavoli di lavoro in cui si articola l’assemblea consultiva, all’avvio di progettualità legate all’educazione e alla disseminazione dei valori che UNESCO promuove nei territori.
Speaker
Anna Agostini | Punto 3, architetto esperta in progettazione sostenibile
Dieta Mediterranea. Uno stile di vita patrimonio dell’umanità
09.30 : 11.20 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Il 16 novembre 2010 a Nairobi in Kenya il Comitato Intergovernativo della Convenzione UNESCO sul Patrimonio Culturale Immateriale approva l’iscrizione della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, riconoscendo con questa definizione le pratiche tradizionali, le conoscenze e le abilità che sono passate di generazione in generazione in molti paesi mediterranei fornendo alle comunità un senso di appartenenza e di continuità.
Il riconoscimento del 2010 ha accolto la candidatura transnazionale di Italia, Spagna, Grecia e Marocco, che nel 2013 è stata estesa anche a Cipro, Croazia e Portogallo.
La Dieta Mediterranea è molto più di un semplice elenco di alimenti o una tabella nutrizionale.
È uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni concernenti la coltivazione, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la cucina e soprattutto la condivisione e il consumo di cibo.
Mangiare insieme è la base dell’identità culturale e della continuità delle comunità nel bacino Mediterraneo, dove i valori dell’ospitalità, del vicinato, del dialogo interculturale e della creatività, si coniugano con il rispetto del territorio e della biodiversità.
In questo senso il patrimonio culturale della dieta mediterranea svolge un ruolo vitale nei riti, nei festival, nelle celebrazioni, negli eventi culturali, riunendo persone di tutte le età e classi sociali.
Si tratta di una vita comunitaria che valorizza anche l’artigianato e le vocazioni locali, come la produzione di contenitori per la conservazione e il consumo di cibo, le manifatture artistiche di piatti e bicchieri di ceramica e vetro, l’arte del ricamo e della tessitura.
Rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Padova e Provincia.
Speaker
Stefano Polato | Cuoco, Founder Cucina Verticale
Daniele Nucci | Dietista e Ricercatore, Istituto Oncologico Veneto IOV-IRCCS Padova
Stefania Maggi | Fondazione Nazionale Dieta Mediterranea, Presidente
I cicli affrescati del Trecento a Padova, il dialogo tra cultura e tecnologia
10.30 : 11.20 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
“I cicli affrescati del Trecento a Padova” Patrimonio Mondiale UNESCO costituiscono una testimonianza di quanto la ricerca scientifica e la tecnologia sappiano dialogare con la Storia dell’Arte e la Cultura, in uno scambio costante e necessario.
Analizziamo questa dialettica attraverso il racconto di alcuni esperti che la hanno implementata, dal processo di candidatura alla World Heritage List, grazie all’applicazione di complesse tecnologie alla ricerca scientifica e la creazione di strumenti di fruizione innovativi, come la App Padova Urbs picta.
Introduzione e moderazione
Federica Millozzi | Ufficio Patrimonio Mondiale Padova Urbs Picta, Responsabile
Speaker
Daniel Zilio | Meeple, co-founder
Sara Danese | Meeple, Content Creator
Nicola Orio | Meeple, co-founder
Rita Deiana | Centro Interdipartimentale di Ricerca Studio e Conservazione dei Beni Archeologici, Architettonici e Storico-Artistici – CIBA dell’Università degli Studi di Padova, Direttore
Assisi: il Maestro, la devozione per San Francesco e le altre motivazioni per un viaggio
11.30 : 11.55 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Un confronto sulle capacità d’ingaggio di Giotto e quella del Santo, anche in chiave turistica: quali pubblici, numeri, chi sono, da dove vengono.
Speaker
Giulio Proietti Bocchini | Comune di Assisi, Responsabile Ufficio Gestione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale e Artistico
Intervistato da
Robert Piattelli | BTO Educational, Co-founder. FCoordinamento Scientifico World Tourism Event for World Heritage Sites
Guest
Laura Favaretti | Direttore Padova Convention & Visitors Bureau
L’importanza della conservazione nei patrimoni artistici. Conservare e valorizzare per tramandare una missione
11.30 : 11.55 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Vi sono alcuni elementi che marcano la nostra anima diventando ‘essenziali’:
una terra, un paese natale, un artista, un paesaggio, un dialetto, un suono, i genius locii e le tradizioni.
Questa analisi ci conduce ai territori.
Raccontiamo ciò che essi rappresentano per noi, ciò che di essi ci spinge a visitarli, ciò che ci emoziona, ciò che invita a farvi ritorno e, in aggiunta anche come è possibile darvi più forza e trasmetterne meglio la nobiltà, ripensandone ed esaltandone le caratteristiche meno conosciute ma non per questo meno importanti.
TERRITORI® si impegna, specialmente in questo particolare momento storico attraverso proposte su cui declinare contenuti e nuova tecnica per diffonderli, ad arricchire un luogo tramutandolo in un centro di molteplici interessi.
Trasforma questa ideologia in percorsi di approfondimento, occasioni di conoscenza, riconoscenza e ritrovo, un modello di promozione supportato dal miglior equilibrio fisico-digitale dell’esperienza di – viaggio nel sapere che si desidera offrire.
Speaker
Giancarlo Graziani di Montepulciano | Esperto in Arte, Economia dell’Arte e Antiquariato
per la Associazione Culturale di Promozione Sociale APS “TERRITORI® Narrative Italian Landscape”
Ouverture e Taglio del Nastro 2021
12.00 : 13.15 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Luca Zaia | Regione del Veneto, Governatore
Federico Caner | Regione del Veneto, Assessore al Turismo
Giorgio Palmucci | ENIT Agenzia Nazionale Turismo, [EX] Presidente
Andrea Micalizzi | Comune di Padova, Vice Sindaco
Marco Citerbo | World Tourism Event for World Heritage Sites, ideatore e organizzatore
Il caso Venezia: promuovere la bellezza con ENIT Agenzia Nazionale Turismo
14.15 : 15.20 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
A parlare di Venezia ENIT Agenzia Nazionale Turismo, con la responsabile marketing e promozione e, in collegamento, i referenti delle sedi estere per la Francia e per USA & Messico.
Tra sentiment e il polso della domanda internazionale in prospettiva next normal.
Speaker
Paola Mar | Città di Venezia, Assessore Patrimonio, Toponomastica, Università, Promozione del Territorio
Giuseppe Albeggiani | [EX] ENIT Agenzia Nazionale Turismo, Amministratore Delegato
Maria Elena Rossi | ENIT Agenzia Nazionale Turismo, Responsabile Marketing e Promozione
Federica Galbesi | ENIT Agenzia Nazionale Turismo, Responsabile Francia
Caterina Orlando | ENIT Agenzia Nazionale Turismo, Responsabile USA & Mexico
Coordina
Robert Piattelli | BTO Educational, co-founder. Coordinatore Scientifico WTE World Tourism Event for World Heritage Sites
Venezia e la sua Laguna – Viaggio in Italia nel Patrimonio UNESCO
Venezia e il suo paesaggio lagunare sono il risultato di un processo sinergico iniziato nel V secolo tra l’uomo e l’ecosistema dell’ambiente circostante.
L’intervento umano si distingue per le elevate capacità tecniche e creative nella realizzazione di opere idrauliche e architettoniche nell’area lagunare, che hanno reso Venezia un’opera d’arte e le hanno consentito di esercitare un’influenza notevole sullo sviluppo dell’architettura e delle arti monumentali.
Per questa ragione, il sito è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1987.
Ponte nei secoli tra l’Oriente e l’Occidente, fra l’Islam e la Cristianità, nel X secolo la città divenne un’ importante potenza marittima e una delle maggiori capitali del mondo medievale.
Tuttavia, anche quando iniziò a perdere il proprio potere sui mari, Venezia riuscì ad esercitare la propria influenza in altro modo, grazie ai grandi pittori che cambiarono totalmente la percezione dello spazio, della luce e del colore, lasciando una chiara impronta sullo sviluppo della pittura e delle arti decorative in tutta Europa: Bellini, Giorgione, Tiziano, Tintoretto e poi Veronese e Tiepolo.
La città, denominata “Regina dei mari”, rappresenta un esempio eccezionale di habitat semi-lacustre.
In questo ecosistema interconnesso, in cui le barene rivestono la stessa importanza delle isole, è necessario proteggere le abitazioni costruite sui pali, i villaggi dei pescatori e le risaie tanto quanto i palazzi e le chiese. Venezia dunque è il simbolo della lotta vittoriosa dell’uomo contro gli elementi naturali e della sua capacità di dominare condizioni ostili.
Il Sistema dei Siti UNESCO in Veneto. Protezione e promozione: un equilibrio possibile
15.30 : 16.20 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
L’impegno della Regione per i beni patrimonio mondiale del proprio territorio, a cura del Tavolo di Coordinamento dei Siti UNESCO del Veneto.
Introduce e modera
Fausta Bressani | Regione del Veneto, Direttore Direzione Beni, Attività Culturali e Sport
Speaker
Anna Marson | Università IUAV di Venezia, Professore Ordinario di Pianificazione del territorio
Il coordinamento dei Siti UNESCO di Regione del Veneto: un valore aggiunto regionale
Katia Basili | Comune di Venezia, Coordinatore Sito Venezia e la sua Laguna
Approcci UNESCO a supporto dei Siti Patrimonio Mondiale
Giuliano Vantaggi | Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Site Manager
Le Colline del Prosecco e la sfida del turismo sostenibile
Il caso O.T.S: quando un seme germoglia in Laguna di Venezia
16.05 : 16.30 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Venezia con la sua laguna rappresenta un esempio unico di storia, arte, tradizioni locali, biotopi e biodiversità. Le generazioni precedenti sono riuscite, grazie ad azioni efficaci, a conservare questo patrimonio inestimabile fino ai giorni nostri.
Nel 2016 la Regione del Veneto, Direzione Turismo, iniziava il Progetto Interreg “Christa” con lo scopo di valorizzare il patrimonio materiale ed immateriale, naturale e culturale nell’area target della laguna, attraverso azioni innovative e sostenibili nel turismo.
La buona interazione con i portatori di interesse coinvolti nelle varie attività progettuali suggeriva di porsi, in corso d’opera, un ulteriore obiettivo: creare un’Associazione tra gli imprenditori locali con attività legate al turismo ambientale.
Grazie a questa intuizione nasceva OTS, l’Associazione degli Operatori del Turismo Sostenibile della Laguna di Venezia.
OTS ha come scopo la tutela degli imprenditori che svolgono una reale attività di turismo sostenibile ed allo stesso tempo la conservazione delle tradizioni locali e dell’ecosistema lagunare.
Il Progetto Christa si è concluso nel marzo 2020, in piena era pandemica, cui sono seguiti mesi di blocco delle attività turistiche, ma comunque OTS ha mantenuto viva la volontà di seguire la propria mission.
Attualmente sta sviluppando progetti sia rivolti ai propri iscritti (nell’intento di migliorare la propria sostenibilità), sia rivolti ai turisti (nell’intento di far conoscere e promuovere comportamenti virtuosi nei confronti del luogo che visitano).
Un’Associazione giovane, cosciente delle responsabilità che derivano dagli obiettivi che si è posta, con tutta una propria storia da scrivere, ma anche un esempio di come un progetto europeo, ben gestito, possa produrre effetti concreti e soprattutto durevoli nel tempo.
Speaker
Alessandro Sartori | Ornitologo, Presidente di OTS Associazione degli Operatori del Turismo Sostenibile della Laguna di Venezia
La Costiera Amalfitana. La valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la leva del piano di gestione UNESCO
16.25 : 16.50 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
La Costiera Amalfitana è stata iscritta nella World Heritage List dell’UNESCO (WHL) nel 1997, nella categoria “Cultural Landscape”, in quanto “è un mirabile esempio di paesaggio mediterraneo, di eccezionale valore scenico naturale e culturale, risultato della sua drammatica orografia e dell’evoluzione storica” .
Il Piano di Gestione “Costiera Amalfitana” è stato avviato con una vision precisa: riattivare il processo di adattamento intelligente e compatibile del territorio alle esigenze della comunità che lo utilizza.
Nel settembre 2019 il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello ha pubblicato il Piano di Gestione, la cui struttura si articola in una prima parte, che espone le caratteristiche del sistema da governare e le questioni di governo che ne derivano, e in una seconda parte, che illustra l’insieme degli interventi previsti.
Speaker
Andrea Ferraioli | Distretto Turistico Costa d’Amalfi, Presidente
Ferruccio Ferrigni | Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali – Ravello
Coordina
Robert Piattelli | BTO Educational, co-founder. Nel Coordinamento Scientifico del World Tourism Event for World Heritage Sites
Viaggio in Italia nel Patrimonio UNESCO: Costiera Amalfitana
La Costiera Amalfitana si trova lungo la costa tirrenica dell’Italia meridionale, subito a sud di Napoli.
E’una zona di grande bellezza naturale, caratterizzata da terrazzamenti per la coltivazione di vigneti e frutteti e da cittadine di grande valore architettonico e artistico, tra le quali Amalfi e Ravello.
L’area, nominata sito UNESCO nel 1997, comprende dodici comuni e numerose testimonianze storico-artistiche: dalle ville romane di Minori e Positano del I secolo d.C. all’architettura pubblica e privata medievale, dai preziosi manufatti di oreficeria e artigianato custoditi dentro chiese e musei, alle meraviglie naturalistiche della Valle dei Mulini e alle cupole maiolicate di Vietri, insegna di un artigianato ceramico famoso nel mondo.
Ovunque i giardini di limoni, che per tutto l’anno punteggiano di giallo il verde cupo del fogliame sui fianchi della montagna che precipita verso il mare, si fonde con i colori dell’acqua che lungo questa costa cambiano continuamente tra turchino, indaco e smeraldo.
La Costiera Amalfitana è un meraviglioso esempio di paesaggio mediterraneo dallo straordinario valore naturale e culturale.
La gestione del sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna”: dalla teoria alla pratica
16.35 : 17.00 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Speaker
Katia Basili | Città di Venezia, Coordinatore Sito Venezia e la sua Laguna
Il Sito “Venezia e la sua Laguna“ è stato iscritto nel 1987 nella Lista del Patrimonio Mondiale per l’unicità e la singolarità dei suoi valori culturali, costituiti da un patrimonio storico, archeologico, urbano, architettonico, artistico e di tradizioni culturali eccezionale, integrato in un contesto ambientale, naturale e paesaggistico straordinario.
Il Sito può essere considerato come un “paesaggio culturale” che illustra l’opera combinata dell’uomo e della natura nel corso del tempo sotto l’influenza di vincoli fisici e di opportunità ambientali, sociali, economiche e culturali.
Un Sito riconosciuto come Patrimonio Mondiale rappresenta la storia e l’identità di ciascun popolo e costituisce l’eredità del passato da conservare e trasmettere alle generazioni future.
Alla scoperta di un’altra bella Italia, a cura di Mirabilia Network
16.55 : 17.20 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Slot a cura dell’Associazione Mirabilia Network.
L’Associazione Mirabilia Network è dedicata alla promozione dei territori e dei percorsi nei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO sostenuti delle Camere di Commercio di Bari, Basilicata, Benevento, Crotone, Caserta, Chieti-Pescara, Genova, Messina, Molise, Pavia, Perugia, Riviere di Liguria, Sassari, Sicilia Orientale, Pordenone – Udine e Verona, Venezia Giulia Trieste Gorizia.
31 Siti Patrimonio UNESCO, Unioncamere Nazionale e 18 Camere di Commercio.
La rete delle Camere di Commercio che valorizza i territori e i luoghi riconosciuti dall’UNESCO attraverso le imprese.
Speaker
Angelo Tortorelli | Associazione Mirabilia Network, Presidente
Vito Signati | Associazione Mirabilia Network, Coordinatore
Mario Pozza | Camera di Commercio Treviso – Belluno | Dolomiti, Presidente e Unioncamere Veneto, Presidente
Orto Botanico di Padova. Coltivare scienza, storia e cultura: un Orto per tutti!
17.05 : 17.30 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
L’Orto Botanico propone una panoramica delle iniziative intraprese nell’avvicinamento al 25esimo anniversario dell’inserimento del sito nella lista del patrimonio mondiale UNESCO e agli 800 anni di vita dell’Università degli Studi di Padova.
La missione è promuovere nel visitatore la consapevolezza dell’eccellenza scientifica, storico-artistica e culturale che da sempre caratterizzano la “culla di tutti gli orti botanici”.
L’obiettivo è quello di far capire in modo coinvolgente la bellezza e l’importanza della biodiversità vegetale per la salvaguardia dell’ambiente in cui tutti viviamo.
Il messaggio passa attraverso un linguaggio semplice declinato in molti modi all’interno delle diverse iniziative che via via sono proposte.
Speaker
Barbara Baldan | [EX] Prefetto Orto Botanico di Padova, il più antico del mondo occidentale
Designazioni UNESCO e sviluppo sostenibile
17.25 : 18.15 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, con la collaborazione della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, conduce dalla scorsa primavera un progetto di capacity building e networking tra le 128 designazioni UNESCO presenti sul territorio italiano, per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Fra i temi trattati lo sviluppo del turismo sostenibile, anche seguendo il toolkit proposto dall’UNESCO lo scorso luglio.
Introduzione e Coordinamento
Carlo Francini | Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO. Nel Comitato Scientifico del World Tourism Event for World Heritage Sites per le edizioni 2021 [Padova] e 2022 [Verona]
Speaker
Enrico Vicenti | Commissione Nazionale Italiana per UNESCO, Segretario Generale
UNESCO World Heritage Sustainable Tourism Toolkit
Andrea Rolando | Laboratorio E-scapes del Politecnico di Milano, Direttore
Le attività dell’Osservatorio per lo studio e la valorizzazione dei territori attraversati dai percorsi lenti
Mara Nemela | Fondazione Dolomiti – Dolomiten – Dolomites – Dolomitis UNESCO, Direttore
La comunicazione per il turismo sostenibile
24 Settembre
Claudio Ricci presenta il libro “Finestre sulla Bellezza, Viaggio e Accoglienza Turistica nel Paesaggio Italiano”
09.30 : 09.55 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Presenta l’opera l’autore:
Claudio Ricci | Autore del Libro Finestre sulla Bellezza, Viaggio e Accoglienza Turistica nel Paesaggio Italiano
Intervista:
Robert Piattelli | Co-founder BTO Educational, Coordinamento Comitato Scientifico World Tourism Event for World Heritage Sites
Il progetto PISigns a Pisa
09.30 : 09.55 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
La sfida per costruire piani digitali da affiancare alla realtà è quello di costruire un modello che consenta di creare, gestire e aggiornare una mole significativa di contenuti coordinando numerosi enti e attori presenti sul territorio.
Il sistema PiSigns, è pensato per introdurre un sistema capace di svolgere la funzione di intermediazione tra i produttori di contenuti e chi li fruisce.
Ogni luogo fisico sarà indicato da un cartello turistico contenente le principali informazioni in modo tradizionale, ed un QR code che invece trasporta l’utente in un “mondo parallelo” arricchito da contenuti di realtà aumentata per incrementare la conoscenza e l’appeal del luogo stesso: video, musiche, visita con foto a 360° e link verso contenuti di approfondimento.
Speaker
Pierpaolo Magnani | Comune di Pisa, Assessore ai beni, istituzioni culturali e musei
Antonio Cisternino | Dipartimento di Informatica Università di Pisa, Orientamento
Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene: il Cammino delle Colline del Prosecco
10.00 : 10.25 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
A piedi in quattro tappe, da Vidor a Vittorio Veneto.
Quattro giorni staccando la spina.
Si potrebbe dire che il Cammino delle Colline del Prosecco è in grado di offrire, in scala ridotta, ciò che si incontra in un tipico cammino religioso, dove lo sforzo fisico va in perfetto sincronismo con il proprio ritmo interiore.
Un piccolo viaggio che si sviluppa sul filo di cresta delle colline apprezzando costantemente un panorama incomparabile e attraversa, oltre alle località di partenza e arrivo, anche Colbertaldo, le alture meridionali di Valdobbiadene, Col San Martino, le Vedette di Farra di Soligo, Premaor di Miane, i Tre Ponti di Follina, l’area di Cison con Zuel di Qua e di Là, Arfanta, Tarzo, Nogarolo, Serravalle, unendo porzioni di alcuni dei singoli 40 itinerari.
Nei 49,8 km del cammino, l’escursionista passeggerà tra le infinite bellezze dell’area prealpina trevigiana: dai ripidi pendii, alle dolci passeggiate tra i campi, dalle vallate ricche di acqua alle affilate creste delle dorsali.
E numerosi spunti di cultura, che scaturiscono da secoli di storia in un territorio ricchissimo di borghi, castelli, abbazie, chiese e tanta tradizione popolare.
Molti siti visitati ci riportano con la memoria alla Grande Guerra, grazie a trincee, gallerie e postazioni militari visibili sulle colline ed inoltre si lega simbolicamente al movimento fatto dalle truppe italiane quando riuscirono a oltrepassare il Piave nei vari punti di sfondamento per combattere la battaglia finale di Vittorio Veneto (24 ottobre – 4 novembre 1918).
Il percorso è stato pensato per visitare l’intero blocco geologico caratterizzato dall’hogback delle colline sub-prealpine che si concatenano l’una con l’altra nella “Core Zone”.
Presenta una difficoltà tecnica mediamente bassa ma pur sempre di tipo escursionistico, con un’altimetria considerevole. Alcuni tratti sono più impegnativi, come la parte finale del Monte Comun e del Monte Baldo, e per questo è stata prevista una “Variante Nord” facoltativa che aggira tale segmento passando per un percorso più semplice attraverso Fratta, Colmaggiore e la parte meridionale di Revine, offrendo così soluzioni adatte a tutti gli escursionisti.
Speaker
Giuliano Vantaggi | Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Site Manager
Giovanni Carraro | Cammino delle Colline del Prosecco, ideatore
Sicilia! Il patrimonio UNESCO e la Comunità. Il progetto “Agri Gentium. Landscape regeneration”
10.00 : 10.50 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Il progetto “Agri Gentium. Landscape regeneration” nasce dalla cooperazione fra Partner pubblici e privati all’interno della straordinaria cornice del Parco Archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento.
Nell’area archeologica di Agrigento, inserita nel 1997 nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo, immerso in un paesaggio agricolo di rara bellezza prevalentemente costituito da ulivi centenari e mandorli.
Nell’ottica dello sviluppo sostenibile delle risorse, il Parco ha coordinato le azioni di partner pubblici e privati ricreando prodotti tradizionali di alta qualità e riproponendo pratiche agronomiche dell’antica tradizione siciliana, al fine di coniugare produzione, tutela e fruizione del territorio.
Il progetto è dunque Conoscenza, Cooperazione, Sviluppo, Tutela e Fruizione.
Si è aggiudicato, nel 2017, il Premio nazionale del paesaggio indetto dall’allora Ministero dei Beni e delle Attività culturali e una speciale menzione nella V sessione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.
La Valle dei Templi, dichiarata patrimonio Unesco nel 1997, è uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo.
Da allora sono stati realizzati una molteplicità di interventi di valorizzazione tra cui: il Giardino della Kolymbethra; il progetto Diodoros , sistema per la produzione agricola biodinamica; il progetto Agri gentium per l’affidamento in concessione di quasi 450 ettari di terreni demaniali per orti sociali destinati anche a persone svantaggiate; l’Orto di Goethe nella Valle dei Templi; il recupero dell’antica strada ferrata che attraversa l’area del Parco Archeologico, risalente al 1874.
Speaker
Maria Concetta Antinoro | Regione Siciliana, Dirigente Generale ad interim del Dipartimento regionale dei Beni culturali e Identità Siciliana
Giuseppe Parello | Regione Siciliana, Dirigente del Servizio Gestione Parchi e e Siti Unesco del Dipartimento regionale dei Beni culturali e Identità Siciliana. [EX] Direttore del Parco Archeologico Valle dei Templi
Ermanno Cacciatore | Regione Siciliana, Dirigente Servizio Marketing e Accoglienza. Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo
Daniele Licciardello | Regione Siciliana, Funzionario Staff Dirigente Generale. Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo
Coordina
Robert Piattelli | BTO Educational, co-founder. Nel Coordinamento Scientifico del World Tourism Event for World Heritage Sites
Viaggio in Italia nel Patrimonio UNESCO: area archeologica di Agrigento
L’area archeologica di Agrigento, conosciuta come Valle dei Templi, si trova lungo la costa meridionale della Sicilia e copre l’intero territorio dell’antica polis, dalla Rupe Atenea all’Acropoli, dai templi dorici sulla collina sacra, alla necropoli fuori le mura.
Il sito venne iscritto nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1997.
I templi dorici testimoniano la grandezza e la supremazia di Agrigento, fondata dai greci nel VI secolo a.C. e divenuta una delle città più importanti del Mediterraneo, per gli scambi commerciali ma anche per la vita culturale.
La storia di Agrigento, dopo l’assoggettamento ai Cartaginesi nel 406 a.C., vede una rinascita con la conquista da parte dei Romani nel 210 a.C., ma anche il successivo declino e spopolamento conseguenti all’ indebolimento dell’Impero.
La città diventa prima araba (nell’829) e poi normanna (nel 1086) e mantiene il nome datole dagli ultimi dominatori, Girgenti, fino al 1927, quando riprende il nome classico di Agrigento.
A metà del Novecento alcune riprese aeree svelano l’antico impianto urbano che si estendeva in tutta l’area della collina meridionale ai piedi della rupe Atena e che tuttora, in parte, giace sotto i campi e gli uliveti.
Oggi il sito originario è un magnifico esempio dell’architettura greca e una testimonianza tra le più significative al mondo dell’architettura dorica.
Mantova e Sabbioneta per tutti: un approccio globale all’inclusione
10.30 : 10.55 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Un turismo inclusivo presuppone una città inclusiva.
A Mantova e Sabbioneta il sito UNESCO coincide con i perimetri delle due città storiche, per questo è necessario un approccio diversificato, che abbraccia tutti gli ambiti di esperienza: musei e luoghi della cultura, spazi pubblici, mobilità, strutture ricettive, esercizi commerciali, servizi pubblici.
L’Ufficio Mantova e Sabbioneta fa parte del gruppo ViviAmo Mantova, che dal 2016 cerca di agire su tutti questi livelli attraverso percorsi di formazione, consulenze, azioni di sensibilizzazione, con l’obiettivo di costruire una comunità accogliente.
Ma per muoversi nel sito è necessario avere le giuste informazioni, conoscere i percorsi privi di barriere, essere preparati rispetto agli eventuali ostacoli, e a come aggirarli.
“In carrozza” di Valentina Tomirotti, prima guida turistica accessibile dedicata a Mantova e Provincia, affianca alle suggestioni storico artistiche tutte queste informazioni, fondamentali per programmare una visita consapevole, sicura e soddisfacente.
Speaker
Mariangela Busi | Ufficio Mantova e Sabbioneta Patrimonio Mondiale UNESCO, Gruppo ViviAmo Mantova
Valentina Tomirotti | Associazione Pepitosa in carrozza, Gruppo ViviAmo Mantova
Lara Casali | GTI – Guide Turistiche Italiane, Gruppo ViviAmo Mantova
I cicli affrescati del Trecento a Padova, dalla comunità alla lista patrimonio UNESCO
10.55 : 11.20 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
“I cicli affrescati del Trecento a Padova” dal 24 luglio scorso sono iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
Un riconoscimento costruito nel tempo grazie alla sinergia delle tante anime della città di Padova.
Raccontiamo il processo di candidatura e l’emozione dell’iscrizione attraverso le esperienze di partecipazione della comunità, dai Tavoli delle Idee per Padova Urbs picta, alla realizzazione degli obiettivi del Piano di Gestione del sito seriale.
Introduce
Federica Franzoso | Comune di Padova, Dirigente Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
Speaker
Giorgio Andrian | Project Leader Comitato Candidatura Padova Urbs picta
Patrizia Messina | Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali – SPGI Università degli Studi di Padova, Professore Associato
Visioni Culturali: un nuovo modo di raccontare il territorio
11.00 : 11.25 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
VISIONI CULTURALI è un progetto innovativo di produzione, gestione, valorizzazione e fruizione di percorsi di conoscenza nel territorio di Padova, sviluppato secondo principi di sostenibilità, inclusione, accessibilità a favore di un pubblico g-local, di prossimità ma con una proiezione internazionale, desideroso di conoscere i luoghi, aspetti e storie della città attraverso esperienze culturali inedite.
VISIONI CULTURALI si presenta attraverso un portale web ed è strutturato per essere uno
strumento-ponte tra la conoscenza virtuale, online, e l’esperienza diretta onsite.
Per ogni tipologia di pubblico sono stati elaborati percorsi di conoscenza e svago inediti, secondo temi specifici del territorio, mentre i media digitali, attraverso specifiche strategie di comunicazione, diventano veicoli e moltiplicatori dell’esperienza di visita onsite, amplificando il processo di disseminazione dei valori culturali del territorio, contribuendo a rafforzarne la promozione.
Speaker
Elena Annovazzi | APS ImmaginArte, Presidente
Antonella Nanni | Associazione ARC.A.DIA Archeologia Ambiente Didattica, Socio
Antonio Rizzinelli | Partner IDEATING, Digital Mktg & Social Media
Mindtrek: a Malta, tra patrimonio UNESCO e benessere della mente
11.30 : 11.55 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Con una storia millenaria come quella dell’arcipelago di Malta, le proposte culturali per il turismo sono davvero tante.
Sono stati illustrati i 3 siti UNESCO presenti sulle isole, raccontandoli attraverso un itinerario di scoperta attraverso il trekking.
Valletta, l’Ipogeo di Ħal-Saflieni e l’intero complesso dei Templi Megalitici costituiscono un patrimonio straordinario.
In particolare Valletta è una città emblematica per la sua capacità di evolversi e rinnovarsi pur restando fedele al suo carattere originario, mentre i siti archeologici preistorici sono testimonianza della forte volontà di tutela e conservazione da parte dei maltesi del proprio patrimonio.
Hanno affrontato dunque la tematica del mindtrek, inteso come benessere psicofisico e amore per la cultura.
Speaker
Ester Tamasi | Malta Tourism Authority, Direttore Italia
La valorizzazione dei percorsi turistici nei siti UNESCO della Toscana e l’accordo con il Piemonte
11.30 : 12.20 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
La prima parte di questo slot è dedicato al sito seriale transazionale “The great spa Towns of Europe” dal 24 luglio scorso è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
Il sito è composto da 11 città termali europee appartenenti a sette paesi diversi: Baden Bei Wien (Austria); Spa (Belgio); Karlovy Vary, Františkovy Láznê e Mariánskè Làznê (Repubblica ceca); Vichy (Francia); Bad-Ems, Baden-Baden e Bad-Kissingen (Germania); Montecatini Terme (Italia); Bath (Regno Unito).
The Great spa Towns of Europe mostrano una testimonianza eccezionale del fenomeno del termalismo europeo, il quale raggiunse la sua massima espressione tra il 1700 e il 1930. Un riconoscimento di un lavoro estremamente complesso, compiuto grazie alla sinergia di 11 città. Un breve sguardo alle magnifiche città termali europee e a seguire il racconto di Montecatini Terme nel circuito della candidatura ed il suo percorso nonché gli obiettivi del Piano di Gestione.
Speaker
Francesca Greco | Comune di Montecatini Terme, [EX] Vice Sindaco con delega a Attività Produttive, Turismo ed Eventi, Sport
Rafaela Verdicchio | Site manager del Comune di Montecatini Terme, curatrice del percorso di candidatura UNESCO
La seconda parte è la presentazione di un accordo tra Toscana Promozione Turistica e Regione Piemonte, tra Ville Medicee e le Dimore Storiche Sabaude.
Speaker
Francesco Tapinassi | Toscana Promozione Turistica, Direttore
Promozione turistica delle Ville e Giardini Medicei e delle Dimore Storiche Sabaude: una collaborazione fra Toscana e Piemonte, accordo fra Toscana Promozione Turistica e Visitpiemonte
Guest
Stefan Marchioro | Direzione Turismo Regione Veneto, Progetti territoriali e Governance, nel Coordinamento Scientifico del World Tourism Event for World Heritage Sites [Padova, 2021 e Verona, 2022]
Interventi in video
Leonardo Marras | Regione Toscana, Assessore con delega a Turismo e industria alberghiera
Vittoria Poggio | Regione Piemonte, Assessore Cultura, Turismo, Commercio
Coordina
Robert Piattelli | BTO Educational, co-founder. Nel Coordinamento Scientifico del WTE World Tourism Event for World Heritage Sites
Viaggio in Italia nel Patrimonio UNESCO: ville e giardini medicei in Toscana
Dodici ville e due giardini ornamentali disseminati nel paesaggio toscano costituiscono un sito che è testimonianza dell’influenza esercitata dalla famiglia Medici sulla cultura europea moderna attraverso il mecenatismo delle arti.
Realizzati tra il XV ed il XVII secolo, rappresentano un originale sistema di costruzioni rurali in armonia con la natura, dedicate al tempo libero, alle arti e alla conoscenza.
Le ville manifestano innovazione nella forma e nella funzione, rappresentano un nuovo tipo di residenza principesca differente sia dalle fattorie di proprietà di ricchi fiorentini del periodo sia dai castelli, emblema del potere signorile.
Le ville e i giardini medicei che costituiscono il sito del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2013, sono stati individuati per il particolare valore rappresentativo e rilevanza culturale, artistica e paesaggistica, per l’elevata qualità e il grado di autenticità e di integrità riscontrati.
Si tratta dei seguenti beni: Villa di Careggi,Villa di Castello, Villa della Petraia, Giardino di Boboli, Villa del Poggio Imperiale a Firenze, Villa di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, Villa de Il Trebbio a San Piero a Sieve, Villa Medici di Fiesole, Villa di Cerreto Guidi, Giardino di Pratolino a Vaglia, Villa di Poggio a Caiano, Villa di Artimino a Carmignano, Palazzo di Seravezza, Villa La Magia a Quarrata.
Su Nuraxi a Barumini
12.00 : 12.25 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
L’area archeologica “Su Nuraxi”, scoperta e portata alla luce dall’archeologo Giovanni Lilliu nel corso degli anni ’40-’50 del Novecento, per la sua unicità è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1997.
Il Su Nuraxi è uno dei 26 nuraghi presenti nel territorio di Barumini ed è il più rappresentativo dei nuraghi complessi della Sardegna.
La civiltà nuragica è ricca di aspetti spirituali e di cultura materiale.
La religione era basata sui culti animistici e sul culto degli antenati; nel campo dell’animismo rientrano soprattutto le credenze e i riti legati alle acque salutari, celebrati nei pozzi e nelle fonti sacre.
Speaker
Cinzia Corona | Comune di Barumini, Responsabile Cultura e Turismo. Referente per la Fondazione Barumini Sistema Cultura
Domande finali
Robert Piattelli | BTO Educational, co-founder. Nel Coordinamento Scientifico del World Tourìsm Event for World Heritage Sites
Valorizzazione delle eccellenze qualitative locali agroalimentari, culturali ed artistico-artigianali UNESCO
12.30 : 13.00 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Coordina
Sandro Chiriotti | Tour Gourmet, Owner
Nel dibattito
Ermanno Cacciatore | Dirigente Servizio Marketing e Accoglienza dell’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana
Carlo Francini | Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO. Nel Comitato Scientifico del World Tourism Event for World Heritage Sites per le edizioni 2021 [Padova] e 2022 [Verona]
Risco Caído e i Monti Sacri, Gran Canaria inaugura un tunnel verso il passato
14.15 : 14.40 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
l complesso che compone il paesaggio culturale del Risco Caído e dei Monti Sacri di Gran Canaria è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO a luglio 2019.
Un conferimento che è stato votato all’unanimità da tutti i paesi membri e che prevede l’inserimento di quest’area archeologica, umana e paesaggistica tra le più importanti al mondo.
L’Unesco ha pertanto riconosciuto a Risco Caído e i Sacri Monti di Gran Canaria il valore universale di questo spazio incomparabile, un esempio di dialogo tra l’uomo e le stelle risalente a quasi mille anni fa.
Il Risco Caído, all’origine di tutto
Uno degli elementi più importanti del luogo è la cosiddetta grotta n. 6 del Risco Caído, un indicatore lunisolare, o tempio astronomico, situato sul lato sinistro del Barranco Hondo, nel comune di Artenara. La cavità si trova in un insediamento costituito da un complesso di 21 grotte scavate nel tufo vulcanico e situate sulla cima di una ripida scogliera alta oltre 1.200 metri.
La grotta C6, conosciuta come almogarén o Santuario del Risco Caído, cela un grande segreto
Una finestra naturale con un’apertura nella sua volta che permette ai raggi solari e al chiaro di luna di infiltrarsi, facendo proiettare un magico raggio di luce sulle sue pareti, utilizzato dagli indigeni come calendario e tempio sacro.
Durante l’equinozio primaverile, la prima luce del giorno percorre le pareti da un lato all’altro, illuminando le incisioni rupestri che gli archeologi di tutto il mondo collegano ai simboli della fertilità.
Lo stesso effetto si verifica durante l’equinozio autunnale, ma, questa volta, grazie alla luce che la luna piena proietta sulle pareti della grotta.
Si tratta del luogo che gli archeologi considerano il più importante indicatore astronomico preistorico di Gran Canaria.
Uno dei requisiti dell’UNESCO per entrare a far parte del catalogo delle culture del mondo è che lo arricchisca; la proposta di Gran Canaria non è solo irripetibile, è unica sotto molti aspetti.
Oltre al gioiello archeologico in sé, la grotta del Risco Caído è un prodigio la cui costruzione rimane ancora misteriosa dato che quella popolazione, che non conosceva il metallo, riuscì a introdurre in una caverna il raggio dorato del Sole e l’argento delle lune piene nei giorni dell’equinozio di primavera e d’autunno , fenomeno unico nelle centomila isole del pianeta.
È anche l’unico rappresentante atlantico dell’odissea delle popolazioni insulari, la cui evoluzione ha un valore molto alto perché non hanno goduto degli scambi e degli arricchimenti culturali dei continenti, quindi le loro imprese sono ancora più sorprendenti. L’altra popolazione dell’isola rappresentata in questo modo sono i Rapa Nui del Pacifico.
La Caldera de Tejeda si erge come uno scrigno che ospita 1.500 grotte che formano spettacolari insediamenti verticali, granai fortificati situati in luoghi impossibili, templi, necropoli, iscrizioni libico-berbere e mille triangoli pubici delle caverne, la più grande concentrazione del mondo, e le vie della transumanza ancestrale, così come gli stagni-grotta, autentiche reminiscenze di un passato ancora più lontano.
Come se non bastasse, è il primo paesaggio culturale Patrimonio dell’Umanità che racchiude la dimensione “celestiale” dovuta al rapporto degli aborigeni e della popolazione attuale con il cielo, si parla quindi di una Destinazione Starlight, distinzione conferita anch’essa dall’UNESCO.
Come se non bastasse, è il primo bene che rappresenta l’originaria cultura berbera nordafricana, l’unico sviluppato anche in un territorio insulare, e anche quello che presenta la più grande manifestazione troglodita del pianeta con gli stagni-grotta come un’altra delle sue unicità.
E come ciliegina sulla torta, vi cresce lo stesso seme d’orzo di mille anni fa!
La plenaria dell’UNESCO, composta da 195 paesi, non ha avuto altra scelta che cadere ai suoi piedi il 7 luglio 2019, giorno che ha reso giustizia alla popolazione ancestrale e ha riempito di gioia quella attuale.
Oltre alla Grotta C6, ci sono un’infinità di altri siti archeologici sparsi in questi 18.000 ettari dichiarati Patrimonio UNESCO.
Tra questi, situato a circa 1.000 metri sul livello del mare, troviamo l’insediamento troglodita di Barranco Hondo de Abajo, uno dei quartieri più antichi degli altopiani di Gáldar, che occupa il versante soleggiato del Barranco Hondo.
Dichiarato Bene di Interesse Culturale nel 1993, all’interno della categoria Complesso Storico, è presentato come il più antico Bene di Interesse Culturale (BIC) nel Paesaggio Culturale del Risco Caído e dei Monti Sacri di Gran Canaria. Una dichiarazione giustificata da incontestabili valori etnologici, storici e ambientali.
Il nucleo centrale del gruppo di grotte si trova sottovento su una parete rocciosa su cui si aprono le caverne, le cui stanze scavate sono sovrapposte e delle quali le più antiche hanno recinzioni murarie in pietra e fango, senza alcun tipo di intonaco.
Insieme a queste si conservano altre grotte imbiancate, ancora abitate, a cui si aggiunge l’eremo di Nuestra Señora de Fátima, costruito nel 1971 come simbolo dell’attuale validità del complesso.
Questo insieme è conservato in uno stato quasi originale, mostrando una forma di habitat ereditata dal mondo preispanico e, quindi, di grande importanza per la conoscenza dell’evoluzione, nella stessa enclave, di diverse società nel tempo. Un autentico repertorio di grotte aborigene in stato praticamente originale, grotte riproposte e grotte create ex novo in periodi recenti.
Urbanisticamente, la città troglodita mostra un ampio e fantasioso catalogo di soluzioni. Non esistono due case grotte uguali, non esistono due scale, non due percorsi, non due case. Ognuna è unica, irripetibile, anche se il modello di habitat segue schemi simili.
Barranco Hondo de Abajo appare quindi come un autentico laboratorio dell’evoluzione e dell’adattamento della popolazione aborigena nel tempo. Gli spazi trogloditi riutilizzati o storicamente creati forniscono anche eccezionali espressioni di sincretismo tra le due culture che hanno influenzato questo paesaggio.
I Monti Sacri
Questa enclave è un insieme di siti archeologici distribuiti tra i comuni di Artenara, Tejeda, Agaete e Gáldar e che occupano complessivamente una superficie di circa 18.000 ettari.
Grotte scavate nella roccia vulcanica che fungevano da case, granai o cisterne per immagazzinare l’acqua piovana … e successivamente utilizzate come pagliai dai contadini della regione, fino a quando, nel 1996, non venne scoperto il loro reale valore archeologico.
Un’altra prova che esistono tunnel che ci permettono, se vogliamo, di viaggiare nel tempo.
E Gran Canaria è senza dubbio uno di questi.
Speaker
Silvia Donatiello | Ente del Turismo Gran Canaria, Rappresentante per il Mercato Italiano
Reti Regionali di Siti e Elementi Patrimonio Mondiale
14.30 : 14.55 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, con la collaborazione della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, conduce dalla scorsa primavera un progetto di capacity building e networking tra le 128 designazioni UNESCO presenti sul territorio italiano, per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Fra i temi trattati lo sviluppo di reti regionali fra siti ed elementi del Patrimonio Mondiale e designazioni UNESCO.
Introduzione e Coordinamento
Carlo Francini | Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO
Speaker
Natascia Giancola | Regione Piemonte, Settore Valorizzazione patrimonio culturale, musei e siti UNESCO
“La rete delle Designazioni UNESCO della Regione Piemonte: esperienza e buone prassi”.
Monica Abbiati | Responsabile Direzione generale Autonomia e Cultura Progetti, sistemi e reti per la valorizzazione e lo sviluppo dell’attrattività del patrimonio culturale lombardo, Regione Lombardia
Maria Agostina Lavagnino | Direzione generale Autonomia e Cultura Progetti, sistemi e reti per la valorizzazione e lo sviluppo dell’attrattività del patrimonio culturale lombardo, Regione Lombardia
“Regione Lombardia: reti e progetti per la valorizzazione del patrimonio UNESCO materiale e immateriale”
San Gimignano patrimonio mondiale fra tutela, sinergie e IN3C (intrecci)
14.45 : 15.10 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Il Comune di San Gimignano propone una panoramica delle ultime iniziative intraprese nel 30°anniversario dell’inserimento del Centro Storico nella lista del patrimonio mondiale UNESCO: dall’aggiornamento del Piano di Gestione, al dialogo con i comuni limitrofi dell’Ambito Valdelsa Valdicecina, alle sinergie con le giovani generazioni e gli operatori.
Speaker
Andrea Marrucci | Comune di San Gimignano, Sindaco
Carolina Taddei | Comune di San Gimignano, Assessore Cultura e Accoglienza Turistica
Valentina De Pamphilis | Terre di Siena LAB, Manager
Carlo Francini | Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, coordinatore scientifico
Materiale, immateriale e naturale: il Lazio e la varietà del suo patrimonio UNESCO
15.00 : 15.50 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Introduzione e conclusioni
Valentina Corrado | Regione Lazio, Assessora al Turismo
Le candidature UNESCO del Lazio: Civita di Bagnoregio, Via Francigena Italiana, Siti Benedettini del Lazio
Speaker
Daniele Badaloni | Parco Bracciano – Martignano, Direttore
La Faggeta di Monte Raschio, una delle due faggete secolari del Lazio facenti parte delle faggete vetuste di ben 12 Nazioni, riconosciute sito UNESCO ‘diffuso’.
Andrea Bruciati | Istituto Autonomo VILLAE Tivoli, Direttore
Villa Adriana, Villa d’Este e Santuario Ercole Vincitore
Alessandra Sensi | Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Viterbo, Presidente
Gli attrattori del territorio viterbese e in particolare Necropoli Etrusche e Macchina di Santa Rosa
Sara Mancini | GAR – Gruppo Archeologico Romano
Il Centro Storico di Roma
Modera
Robert Piattelli | BTO Educational, co-founder. Nel Coordinamento Scientifico del World Tourism Event for World Heritage Sites
Cremona e il suo Saper fare liutario tradizionale, patrimonio dell’umanità
15.15 : 15.40 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Una città piccola, ma ricca di arte e di storia, di un patrimonio di bellezze naturali, architettoniche, ma soprattutto di un bene immateriale e prezioso che viene tramandato da quattro secoli che la rende unica al mondo, la liuteria: Cremona è questo.
Il suo Saper fare liutario tradizionale, riconosciuto patrimonio dell’umanità dal 2012, connota questa cittadina incastonata nella florida Pianura Padana come un unicum nel panorama mondiale e la rende unica per la concentrazione di botteghe di liutai disseminate per la città, di strumenti conservati nelle collezioni dei suoi musei, per la varietà di scuole e centri di formazione e per il numero di persone e saperi che ruotano intorno ai temi della costruzione di strumenti ad arco, della ricerca musicologica e dell’apprendimento della pratica musicale.
Frutto del fervore culturale che caratterizzava la Cremona del Cinquecento, l’arte di costruire strumenti ad arco viene da allora tramandata di generazione in generazione attraverso saperi antichi se si apprendono e affinano giorno per giorno, nell’arco di tutta una vita.
Vi convergono la conoscenza del legno e delle diverse essenze, la fisica, la chimica, il gusto del bello al servizio dell’efficacia nella resa acustica.
Un gioco di equilibri che ritroviamo diffusi in tutta la città: dalla medievale conformazione a stella delle sue strade che convergono verso la piazza della Cattedrale, ai sottostanti rimandi di epoca romana, agli affreschi rinascimentali presenti in tutte le Chiese, alle bellezze naturalistiche e alle testimonianze del lavoro dell’uomo nella natura e nei campi.
Speaker
Barbara Manfredini | Comune di Cremona, Assessore al Turismo, City Branding e Sicurezza
Luca Burgazzi | Comune di Cremona, Assessore ai Sistemi Culturali, Giovani, Politiche della Legalità
Il Dolomites World Heritage Geotrail – Geologia della meraviglia
15.45 : 16.10 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Un trekking alla scoperta dell‘arcipelago fossile del Patrimonio Mondiale.
Il Dolomites World Heritage Geotrail è uno dei progetti volti a promuovere una forma di turismo sempre più consapevole.
Si tratta di un trekking tra i Sistemi del Bene, ispirato ai principi del geoturismo e creato per introdurre l’escursionista, passo dopo passo e in modo semplice, alla straordinaria storia geologica delle Dolomiti.
L’obiettivo è fare dell’eccezionalità geologica di queste montagne un’attrazione per i visitatori, guidandoli con parole semplici a capire perché esse oggi sono così importanti e meravigliose.
La geologia viene di volta in volta affiancata ad altri aspetti utili a capire il territorio e i processi che lo caratterizzano, come l’ecologia, la storia locale, la toponomastica
Speaker
Mara Nemela | Fondazione Dolomiti – Dolomiten – Dolomites – Dolomitis UNESCO, Direttore
Assisi, la Basilica di San Francesco e gli altri siti francescani
16.00 : 16.25 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
I 20+1 anni di Assisi patrimonio dell’umanità UNESCO
Speaker
Stefania Proietti | Comune di Assisi, Sindaco
Giulio Proietti Bocchini | Comune di Assisi, Responsabile Ufficio Gestione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale e Artistico
Coordina
Robert Piattelli | BTO Educational, Co-founder. Coordinamento Scientifico World Tourism Event for World Heritage Sites
ArtCentrica
16.15 : 16.40 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Centrica dal 1999 si occupa della valorizzazione e della diffusione del patrimonio artistico e culturale, attraverso tecnologie interattive, progetta e sviluppa soluzioni innovative nei settori del digital imaging, della comunicazione visiva interattiva, dello sviluppo software e della gestione della conoscenza.
ArtCentrica è un’applicazione cloud ideata e sviluppata da Centrica per garantire una nuova esperienza con l’Arte.
La piattaforma è uno strumento multidisciplinare e democratico, con l’obiettivo di migliorare la fruizione e l’apprendimento dell’arte e del patrimonio artistico, nonché offrire ai musei nuove possibilità di valorizzazione, anche economiche, dei propri asset digitali.
Nell’applicazione EdTech ArtCentrica sono presenti più di 1.500 immagini ad altissima risoluzione, fino a 10 GigaPixel, di opere d’arte conservate presso le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Pinacoteca di Brera di Milano, il Metropolitan Museum of Arts di New York, il Rijksmuseum di Amsterdam e 30 vedute fiorentine (Zocchi ed altri autori).
Speaker
Marco Cappellini | Centrica, co-fondatore e CEO
Carlo Francini | Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO
Passa dal fiume Tevere la ripartenza di Roma
16.30 : 16.55 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Speaker
Alberto Acciari | Presidente Associazione Tevere Day
La ripartenza di Roma, i fondi del PNRR per le infrastrutture, il ruolo del fiume per l’identità dei romani
Roberto Corbella | Fondatore e Segretario Associazione per Roma
I progetti in campo in attesa di un vero riconoscimento di patrimonio Unesco per il Tevere (oltre la menzione all’interno del centro storico già patrimonio UNESCO da anni), la navigabilità e altro
Maria Cristina Selloni | Destination Manager per il progetto Tiberland
Cominciamo con la valorizzazione turistica del fiume dentro e fuori la città (il bando regionale per le destinazioni turistiche del Lazio)
Coordina
Robert Piattelli | BTO Educational, Co-founder. Coordinamento Scientifico World Tourism Event for World Heritage Sites
Viaggio in Italia nel Patrimonio UNESCO: centro storico di Roma
Roma caput mundi dicevano gli antichi.
Fondata secondo la leggenda nel 753 a.C. dai gemelli Romolo e Remo sulle rive del fiume Tevere, la città fu centro di uno dei più grandi imperi della storia e poi cuore della spiritualità cristiana con lo Stato del Vaticano, enclave nel territorio della Repubblica Italiana, situato all’interno della capitale.
Il sito, nominato patrimonio dell’umanità 1980, vanta una serie infinita di beni archeologici, complessi monumentali, ville e dimore storiche, monumenti del mondo antico oggi simbolo della città come il Colosseo, il Pantheon e i Fori Imperiali, fortificazioni sviluppate nel tempo, progetti urbanistici del Rinascimento e dell’età barocca, strade, edifici civili e religiosi, sculture e dipinti.
Nel corso dei secoli, le opere romane hanno influenzato il linguaggi artistici del mondo occidentale in tutte le loro espressioni.
Tuttavia, ogni monumento, edificio o frammento di area archeologica del tessuto urbano non è inserito nella Lista per le sue specifiche, particolari caratteristiche, ma in quanto parte di un micromondo più grande, che riesce a raccontarsi soltanto se tutte le voci parlano all’unisono.
E’ infatti l’intero Centro Storico ad essere stato giudicato di “eccezionale valore universale” e, di conseguenza, la comunità internazionale tutta è chiamata a salvaguardarlo.
Nonostante consideri una priorità assicurare la protezione della sua autenticità, Roma rimane tuttora un centro culturale estremamente vivace e destinazione di primo piano per turisti e pellegrini.
L’Arte della perla di vetro patrimonio UNESCO ICH: le perle di vetro e i legami con la cucina e il cucito
16.45 : 17.10 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
Creare perle di vetro e infilarle, per secoli è stato un lavoro femminile. Questa pratica, svolta prevalentemente a domicilio, permetteva alle “perlere” e alle “impiraresse” di conciliare i tempi lavorativi con quelli domestici e integrava le entrate familiari.
Il luogo in cui le “perlere” realizzavano le perle di vetro era, quasi sempre, la cucina e, in questo ambiente, le abili artigiane, utilizzavano oggetti di uso comune per sagomare e decorare le loro creazioni.
Anche molti termini, tuttora vivi nel linguaggio delle moderne “perlere”, hanno avuto origine nelle cucine delle loro bisnonne e sono stati tramandati, di generazione in generazione.
Gli utensili da cucina, spesso rifunzionalizzati, sono usati anche oggi e passano di madre in figlia e sono conservati con cura in ambito familiare.
Fino alla metà del secolo scorso, le “impiraresse”, sedute sull’uscio di casa, con in grembo una “sessola” colma di perline e in mano ventagli di aghi lunghi e sottili, infilavano in matasse le conterie con gesti veloci e precisi.
Le più specializzate tra loro, creavano, con filo di ferro, fiori di perline, tessevano frange a telaio o ricamavano borsine, arazzi e abiti.
Gli oggetti usati dalle “impiraresse” e il linguaggio utilizzato erano e sono ancora intimamente legati al cucito, al ricamo e alla cucina.
Le moderne “impiraresse” hanno spesso imparato quest’arte in famiglia e la trasmettono, insieme al loro linguaggio, alle nuove generazioni.
Speaker
Cristina Bedin | Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle Perle di Vetro Veneziane, Presidente
Padova, Giotto, Dante e il rinnovamento del linguaggio
17.15 : 18.00 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
Padova e i padovani sono citati nella Divina Commedia nel XVII canto dell’Inferno: tra gli usurai Dante cita infatti Rinaldo Scrovegni, padre di Enrico, committente dell’omonima cappella affrescata stupendamente da Giotto.
Anche a partire da questa suggestione, si è sviluppato il racconto di un presunto e non documentato incontro, condito da salaci scambi di battute, tra il pittore fiorentino e Dante Alighieri a Padova nei primi anni del Trecento.
Ben al di là dell’aneddotica, però il rinnovamento giottesco del linguaggio pittorico e gli strepitosi ingranaggi verbali affidati alle terzine della Commedia segnano con evidenza l’irruzione della realtà nell’immaginario medievale.
Ma in Dante, come in Giotto, la mimetica rappresentazione della realtà terrena non è fine a se stessa, ma è indirizzata alla rivelazione del trascendente.
Speaker
Andrea Mazzucchi | Università di Napoli Federico II, Professore di filologia della letteratura italiana
Giorgio Andrian | Comitato Candidatura Padova Urbs picta, Project Leader
Emanuela Contiero | Responsabile Eventi Treccani Agenzia Triveneto
Il sito UNESCO di Castelseprio e il progetto di ricerca dell’Università di Padova: archeologia e turismo
17.15 : 18.00 – Sala Anziani del Palazzo della Ragione a Padova
A cura di Università di Padova e Camera di Commercio Varese.
Il Parco Archeologico di Castelseprio comprende una zona fortificata, estesa a valle fino a Torba, ed un borgo extra-murario.
Al “castrum“, cinto da mura in epoca gota, si accedeva attraverso un ponte. All’interno delle difese spicca il complesso paleocristiano di S. Giovanni, composto da basilica e battistero, cui si accosta una cisterna con pozzo. Il campanile venne ricavato da una delle tre torri d’avvistamento tardoantiche.
Nei pressi sorge la chiesa romanica di S. Paolo. Tra gli edifici residenziali vi sono case private, di varia epoca, e le dimore occupate dai canonici fino al XVI sec.
Nel borgo sorge l’oratorio di Santa Maria “foris portas“; eretto tra VII e IX sec., conserva una straordinaria decorazione ad affresco che narra le vicende di Maria e dell’infanzia di Cristo secondo la tradizione dei vangeli apocrifi.
Le rovine medievali del Castrum di Castelseprio e Torba sono diventate Patrimonio Mondiale dell’Unesco. La decisione è stata presa dal Comitato del Patrimonio Mondiale nel giugno 2011.
Il comitato non ha scelto solo l’area di Castelseprio.
Il Castrum rientra infatti in un progetto più ampio chiamato “Italia Langobardorum – I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”: una serie di posti uniti dal passaggio della civiltà, da Udine a Foggia.
Speaker
Marina Albeni | Archeologistics, Socia
Mirko Fecchio | Laureato triennale e magistrale in archeologia medievale Università degli Studi di Padova, attualmente nella Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici
A seguire Varese 4U: imprese e siti UNESCO insieme”
A cura di Camera di Commercio e Archeologistics.
Dalla Città Metropolitana di Napoli: la Cultura come Cura
18.00 : 18.20 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
«La Cultura come Cura». Una strategia per gli Itinerari Culturali
La strategia per gli itinerari culturali, costituisce la cornice delle varie misure e delle varie iniziative poste in essere dalla Città Metropolitana di Napoli, con la redazione del Manifesto e della Strategia, con gli atti deliberativi inerenti alla promozione ed alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale materiale ed immateriale.
Il Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli. Una visione condivisa della città del futuro
Un’illustrazione dell’impostazione e del processo di condivisione e di partecipazione che ha portato alla redazione del Piano Strategico della Città Metropolitano di Napoli.
Speaker
Elena Coccia | [EX] Consigliere Metropolitano con Delega al Patrimonio UNESCO, Città Metropolitana di Napoli. Avvocato
Gianmarco Pisa | Operatore culturale e nell’ambito della progettazione sociale e internazionale, Quaderni di PaceDifesa
Coordina
Robert Piattelli | Co-founder BTO Educational, nel Coordinamento del Comitato Tecnico Scientifico del WTE World Tourism Event for World Heritage Sites
Viaggio in Italia nel Patrimonio UNESCO: centro storico di Napoli
Napoli è sempre stata una delle città portuali più importanti del mediterraneo ed ha giocato un ruolo fondamentale nella trasmissione della cultura greca alla società romana.
Il suo centro storico, frutto di stratificazioni e mescolanze di stili avvenute nel corso dei secoli, è stato nominato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1995.
Già nel VI secolo a.C. alcuni coloni greci avevano fondato sull’isolotto dove oggi sorge Castel dell’Ovo, la città di Partenope, richiamando il nome di una sirena che, secondo la leggenda, si era suicidata non sopportando che Ulisse fosse riuscito a sfuggire al suo canto.
Nei secoli Napoli subisce il dominio di differenti potenze: Impero Bizantino, Normanni, la francese dinastia Angioina e poi due secoli di dominio spagnolo, sotto gli Aragonesi, durante i quali vengono realizzati edifici grandiosi, tra i quali il bellissimo Palazzo Reale, oltre alla costruzione di mura che rendono Napoli una compatta struttura difensiva rafforzata da quattro castelli.
Dopo una breve parentesi asburgica, Napoli diventa capitale di un regno indipendente sotto la dinastia borbonica e inizia ad esercitare una rilevante influenza nell’arte e nell’architettura e raggiunge importanti traguardi anche nel campo dell’innovazione scientifica e tecnologica.
Sempre durante il governo dei Borbone, l’aspetto della città cambia con un ingrandimento del porto e il risanamento di alcuni borghi che, con i successivi interventi ottocenteschi, caratterizzano ancora oggi il tessuto urbano della città
24 Settembre
50 anni e non sentirli! Incontro dedicato al Programma MaB e alle Riserve della Biosfera
10.00 : 13.00 – Area Cavallo del Palazzo della Ragione a Padova
La FICLU Federazione Italiana Club e Centri per l’UNESCO e il Club per l’UNESCO di Padova organizzano, in occasione della XIIa Edizione del World Tourism Event for World Heritage Sites una conference dedicata al Programma “L’uomo e la biosfera”, Man and the Biosphere – MAB.
E’ un programma scientifico intergovernativo avviato dall’UNESCO nel1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile.
In apertura
Teresa Gualtieri | FICLU Federazione Italiana Club e Centri per l’UNESCO, Presidente
Luigi Servadei | Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Rete Rurale Nazionale, Consulente
Vittoria Nicoletta Ghedini | Club per l’UNESCO di Padova, Presidente
Chair
Giorgio Andrian | Project Leader per il Comitato Candidatura Padova Urbs picta
Interviene
Maria Chiara Camporese
Per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Andrea Spaterna | Presidente Parco Nazionale Monti Sibillini, Prorettore Università di Camerino
Per i Club e Centri per l’UNESCO del gruppo 3.c FICLU in azione
Chiara Torcianti | Carpineti
Angela Michelis | Cuneo
Bruna Cascelli | Foligno
Betty Camporeale | Molfetta
Clio Pescetti | Terre del Boca
Giuseppe Faustini | Tolentino Terre Maceratesi
Maria Paola Azzario | Torino