ROMA


25/26 SETTEMBRE 2025

SALONE INTERNAZIONALE
DEL TURISMO

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L’ANTICO OSPEDALE DI SANTO SPIRITO IN SASSIA OSPITERÀ LA SEDICESIMA EDIZIONE DEL WORLD TOURISM EVENT IL 25 E 26 SETTEMBRE 2025

Considerato uno degli ospedali più antichi d’Europa, fu voluto da Innocenzo III e ricostruito da Papa Sisto IV, a cui si deve il nome più recente di Corsia Sistina

Il complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia, che il 25 e 26 settembre prossimo  ospiterà la sedicesima edizione del World Tourism Event, nasce come ospedale per i poveri, i malati e i bambini abbandonati ad opera di Papa Innocenzo III (1198-1216). Nello stesso luogo, tre secoli prima, il re dei Sassoni, Ina, aveva istituito la “Schola Saxonum” per dare ospitalità ai propri conterranei che giungevano a Roma in pellegrinaggio presso la tomba dell’Apostolo Pietro. Prima ancora l’area era occupata dagli “Horti” di Agrippina Maior, di cui ancora oggi si possono vedere, al di sotto dell’antico ospedale, testimonianze come resti di pareti di opus reticulatum, pavimenti a mosaico, sculture e affreschi. Attualmente, l’edificio è collocato nel cuore della città, a ridosso del Vaticano.

Nella seconda metà del 1400, Papa Sisto IV ne volle la ristrutturazione, dopo che incendi e saccheggi ne avevano causato la rovina, affidandola all’architetto Baccio Pontelli. Fu durante questi lavori che il complesso fu ampliato con due edifici per i religiosi al servizio dell’Istituto, uno per i frati e uno per le suore. Lo stesso Papa Sisto IV commissionò anche un ciclo di affreschi di scuola umbro – laziale, con lo scopo di testimoniare i momenti più importanti della sua vita nonché la storia dell’edificio voluto dal suo predecessore. Proprio in onore di Papa Sisto IV l’ospedale prese il nome di Corsia Sistina.

Altri papi, nel corso dei secoli, hanno modificato l’ospedale, con la costruzione di nuovi edifici e l’ampliamento di nuove funzioni. Sorsero così il Palazzo del Commendatore, voluto da Papa Pio V e realizzato ad opera di Giovanni Lippi, mentre sotto Alessandro VII fu edificata la Sala Alessandrina, oggi adibita a sede del Museo di Storia dell’Arte sanitaria. A Clemente XI, infine, si deve la Biblioteca Lancisana, a disposizione dei medici tirocinanti dell’ospedale, e a Benedetto XIV la cosiddetta “Corsia Benedettina”, demolita però all’inizio del XX secolo a favore della sistemazione del Ponte Vittorio e dei muraglioni del Tevere.

Il Wte sarà, dunque, anche un’occasione per ammirare un monumento dalla storia antica e curiosa, che non sempre il visitatore di Roma ha l’opportunità di scoprire.