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I 50 anni della Convenzione di Parigi per la protezione del Patrimonio mondiale culturale e naturale

16 Novembre 2022

Newsletter a cura del WTE

I 50 anni della Convenzione di Parigi per la protezione del Patrimonio mondiale culturale e naturale

Ricorre proprio oggi il 50esimo anniversario della Convenzione per la tutela del Patrimonio mondiale culturale e naturale, apta dalla Conferenza Generale dell’UNESCO, a Parigi, il 16 novembre 1972.

La Convenzione, di fatto, riconosce il patrimonio culturale e naturale dei diversi stati, come valore identitario ed ereditario per l’intera umanità, a prescindere dalla sua collocazione geografica, e rappresenta uno stimolo a proteggere, tutelare e promuovere tale patrimonio.

 

L’idea di creare un movimento internazionale finalizzato a salvaguardare i grandi tesori delle civiltà che ci hanno preceduto e quelli frutto dell’opra della Natura, nasce, in realtà nel secondo dopoguerra, a seguito della decisione di costruire la diga di Assuan in Egitto. Essa, infatti, avrebbe comportato l’inondazione della valle su cui sorgevano i templi di Abu Simbel, importante testimonianza dell’antica civiltà egizia. Nel 1959, dopo un appello del governo egiziano e di quello sudanese, l’UNESCO impostò un programma internazionale di tutela. I templi di Abu Simbel e di Philae furono addirittura smontati, trasportati su terreno asciutto e rimontati, con una spesa che si aggirò intorno agli 80 milioni di dollari. La metà di questa somma fu donata da una cinquantina di paesi, con un’azione di solidarietà e di responsabilità condivisa esemplare.

 

Grazie alla Convenzione gli Stati sono stimolati a pianificare le azioni di tutela del Patrimonio mondiale, con risorse economiche, umane, strumentali, servizi e attività di studio e ricerca. Essi sono, peraltro, obbligati a fornire regolarmente al Comitato del Patrimonio Mondiale, organo responsabile dell’applicazione della Convenzione medesima, un rapporto periodico sullo stato di conservazione dei siti iscritti alla WHL. La Convenzione stessa incoraggia la sensibilizzazione del pubblico e delle comunità locali nei confronti dei siti del patrimonio mondiale anche attraverso attività di informazione ed educazione. Stabilisce anche le modalità di gestione e di utilizzo del Fondo per il patrimonio mondiale e le condizioni per usufruire dell’assistenza finanziaria internazionale.

 

A distanza di 50 anni dalla sua apzione, la Convenzione di Parigi si conferma un documento fondamentale per al tutela del patrimonio culturale e naturale, capace di evolversi con l’evoluzione della società, e di rispondere alle sfide che essa impone, con particolare attenzione alle istanze di sviluppo economico, sostenibilità e promozione turistica

 

Già in occasione dell’edizione 2022 del World Tourism Event, che si è tenuto a Verona dal 15 al 17 settembre, l’importante anniversario dell’apzione della Convenzione di Parigi è stato al centro del dibattito tra istituzioni e operatori del settore, che ha testimoniato l’attualità dei principi che contraddistinguono la Convenzione stessa. Se ne parlerà ancora, con altri approfondimenti, in occasione della prossima edizione del WTE, prevista per settembre 2023, sulla quale torneremo a breve con i dettagli.

 

Per informazioni: Tel 0758005434  | mail info@wtevent.itwww.wtevent.it