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Il patrimonio Unesco di Assisi festeggia al WTE il ventesimo anniversario del riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità. “Un patrimonio a disposizione di tutti in totale sicurezza” dice il Sindaco della Città Serafica, Stefania Proietti

18 Agosto 2020

Il Comune di Assisi con il suo patrimonio Unesco sarà, anche quest’anno, al WTE Unesco, dal 24 al 26 settembre a Roma con un proprio spazio promozionale, che accoglierà anche il Sindaco della Città Serafica, Stefania Proietti, per un occasione speciale. È lo stesso Primo cittadino che spiega quale:
Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario del riconoscimento di Assisi Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Una data significativa per una città-messaggio, per un centro spirituale che si fonda sui valori francescani, che va organizzata con tutti gli onori e il dovuto risalto. Il 2 dicembre nella Sala della Conciliazione verrà organizzato un evento celebrativo a cui parteciperanno autorità civili e religiose, esponenti del mondo della cultura, tour operator e associazioni rappresentative del settore. Proprio durante i lavori del Salone avverrà la presentazione ufficiale dell’evento nel corso del quale annunceremo nel dettaglio il programma. 
 
Che cosa rappresenta per voi il Salone, soprattutto in questo post pandemia?

Assisi, come detto, è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco nel 2000. Un riconoscimento prestigioso perché valorizza la Città Serafica con il suo Centro Storico (incluse la Rocca Maggiore e Minore), la Basilica di San Francesco e gli altri siti francescani (la Cattedrale di San Rufino, la Basilica di Santa Chiara, il Convento della Chiesa Nuova, il Tempio di Minerva, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, l’Abbazia di San Pietro, la Basilica di Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola, il Santuario di Rivotorto, l’Eremo delle Carceri e il Monastero di San Damiano) e tutto il territorio comunale.
Il Salone rappresenta un’occasione importantissima soprattutto in questo anno, flagellato dal Covd-19, che ha azzerato i visitatori ad Assisi, città capitale del turismo umbro con il suo 25 per cento di presenze. La Città sta ripartendo, come amministrazione abbiamo messo in piedi una serie di iniziative, dalla riduzione del check point per i bus turistici allo slittamento dei tributi, per confermare la vocazione all’accoglienza e far arrivare il messaggio che Assisi è sicura, quindi è possibile ammirare le nostre bellezze storiche, artistiche e religiose in tranquillità.
 
Quali azioni il Comune di Assisi ha intrapreso o ha intenzione di intraprendere per valorizzare il proprio patrimonio Unesco?

Il Comune di Assisi ha già avviato una serie di iniziative volte a promuovere la conoscenza del proprio patrimonio Unesco, una fra tutte la formulazione di progetti finalizzati alla ricerca di fondi per la conservazione e il restauro di monumenti simbolo della Città che rappresentano un bene incommensurabile per l’intera umanità.
 
Come è stata riformulata, se lo è stata, la promozione turistica del patrimonio Unesco di Assisi post Covid?

Una sola novità per tutte: la app Assisi Safely che nasce allo scopo di far conoscere la Città in modalità sicurezza e conoscenza. Sicurezza dei luoghi da visitare, con l’app ad esempio si segnalano gli affollamenti. Conoscenza perché contiene una lista di posti, anche poco noti, da ammirare. Assisi e il suo patrimonio Unesco rappresentano una meraviglia che doverosamente deve essere messa a disposizione di tutti.