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GRAN CANARIA DA SCOPRIRE: LE SACRE MONTAGNE PATRIMONIO UNESCO

23 Agosto 2019

Gran Canaria presenta al prossimo WTE di Roma, 26 – 28 settembre, le Sacre Montagne e il Tempio del Risco eletti Patrimonio Mondiale dall’Unesco poche settimane fa che si vanno ad aggiungere ai prestigiosi siti che erano già stati premiati nelle isole vicine: il Parco del Teide, il Parco Nazionale Garajonay e san Cristobal de Laguna.

Un itinerario alle isole Canarie dove viveva un popolo antichissimo, che ha lasciato templi e tracce sulle montagne Sacre ora diventate Patrimonio dell’Umanità
Da quest’anno in poi le Canarie saranno ben altro dal classico stereotipo di sole, mare, sballo e vacanze. L’UNESCO ha dichiarato solo poche settimane fa che nel cuore di questo arcipelago di quattordici isolette al largo della Spagna esiste un tesoro immenso da non perdere. Per ammirarlo si deve andare sull’isola di Gran Canaria, famosa anche perchè ospita sul proprio territorio una delle due città capoluogo dell’arcipelago: Las Palmas. Nel cuore di quest’isola, che solo in apparenza è poco elevata, troviamo alcune delle formazioni rocciose più interessanti al mondo. E non solo! Nascondono segreti di antichi popoli oggi scomparsi, che proprio qui hanno lasciato traccia della loro spiritualità. Non a caso parliamo di Sacre Montagne. Prima di affrontare il nostro itinerario, conosciamo un po’ meglio le Canarie.

Un itinerario per sette isole

Le Canarie sono in tutto quattordici isole, ma solo sette – quelle popolate – sono diventate il centro del turismo non solo della Spagna, bensì internazionale. Se avete tempo e mezzi per farlo, potete visitarle tutte in una sola giornata, ma dovrete usare anche un aereo per muovervi rapidamente. Si parte da Fuerteventura, l’isola delle “spiagge di conchiglia”, per poi spostarsi col traghetto a Lanzarote, dove si può ammirare la spiaggia bianca di Papagayo.
In aereo si raggiunge in poco tempo Gran Canaria, un’isola che merita una visita ben più lunga di qualche ora. Si vola quindi a El Hierro, le cui spiagge sono battute dalle correnti, mentre con il traghetto si raggiungeranno La Palma e La Gomera, due isolette laviche ricche di flora e fauna selvatiche. Un’ora di traghetto e siete a Tenerife, centro del divertimento e della movida. Se cercate mare e sole, ognuna di queste isole fa per voi. Ma permetteteci di consigliarvi una vacanza più lunga, e anche diversa, in un’isola veramente speciale.

La particolarità di Gran Canaria

Gran Canaria è l’isola più popolosa dell’arcipelago. Viene chiamata “piccolo continente” perché in poco spazio racchiude tutto quello che potreste desiderare: mare da sogno, cittadine turisticamente organizzate, ma anche un entroterra selvaggio e arido, ricco di segreti.
Non dovrete fare solo mare, a Gran Canaria. Potrete benissimo esplorare chiese, palazzi, musei e monumenti. Potrete andare alla scoperta di tracce di popolazioni pre-europee che vissero dentro le sue montagne e che sono raccontate dai tanti siti archeologici.
L’UNESCO, proprio in questo anno 2019, ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità le sue Sacre Montagne e il tempio del Risco Caido, aggiungendoli ai siti prestigiosi che già erano stati premiati nelle isole vicine: il Parco del Teide, Parco Nazionale Garajonay e San Cristobal de Laguna.

Le Sacre Montagne e El Risco Caido patrimonio UNESCO

Al centro dell’isola di Gran Canaria si innalzano delle cime note dalla popolazione del posto come Sacre Montagne (Montañas Sagradas). Non sono sacre solo per la loro bellezza ma anche perché custodiscono tracce di un popolo antichissimo. Questi “indigeni” vissero qui molto prima che arrivassero gli europei e gli ultimi discendenti scomparvero intorno al XIII secolo.
Il loro ricordo è impresso nelle pietre, nei rituali di cui ancora si trova eredità tra le usanze locali, ma soprattutto nei templi. Due di questi sono giunti fino a noi praticamente intatti: Roque Bentayga e il misterioso e affascinante Risco Caido.
Risco Caido è stato scoperto per caso nel 1996. Gli speleologi che entrarono per la prima volta in questa “grotta” capirono subito che non era una formazione naturale. I segni a spirale lungo le pareti e nell’altissimo soffitto culminavano in una sorta di cupola fornita di lucernario. In realtà, quel foro non serviva né per illuminare l’interno né per far entrare aria: consentiva l’ingresso solo a un singolo raggio di sole o a quello della luna.
Chiaramente si trattava di una funzione rituale e le tracce trovate successivamente hanno confermato che l’intera struttura del “tempio” serviva a particolari celebrazioni da fare durante i due equinozi e per il solstizio d’estate. Come siano riusciti a scavare con tale abilità e precisione fino alla cupola, e con i mezzi del tempo, è il mistero che rende Risco Caido prezioso e imperdibile. Davvero un patrimonio mondiale!

Informazioni utili

Per esplorare le Sacre Montagne e raggiungere Risco Caido vi servirà una guida esperta e una attrezzatura per camminare a lungo. Potrete prenotare la gita a Las Palmas oppure cercare una guida locale ad Artenara.
Questo paesino si trova a 50 km dal capoluogo e si raggiunge in auto – o con i bus numero 220 e 229 – tramite la Strada del Nord. Da Artenara si imboccano precisi sentieri che vi condurranno ai monumenti e che solo le guide conoscono. Per informazioni visitate il sito di riscocaido.grancanaria.com.